COSTRUIAMO TUTTO – L’alternativa culturale parte dalla scuola

In questi giorni abbiamo assistito a un altro episodio di femminicidio e con Giulia Cecchettin arriviamo a oltre cento vittime dall’inizio dell’anno. È un numero tragico che testimonia un’emorragia inarrestabile. Oggi, 25 novembre, siamo ancora una volta tutte e tutti sgomenti di fronte alla tragica abitudine che stiamo sviluppando rispetto a questi fatti di cronaca. […]

Educazione alle Relazioni – Il nostro parere

Gentilissimo Ministro,
siamo onorati di poter contribuire, attraverso questa lettera, al progetto di “Educazione alle relazioni”, con il quale il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende proporre una risposta ai crescenti fenomeni di violenza che si possono segnalare in tutto il Paese.

Rappresentanti del cambiamento

Questo materiale è stato realizzato in collaborazione tra l’area scuola e l’area formazione del MSAC. Per accompagnare la campagna di rappresentanza per l’anno 2023/24!

LA SCUOLA CHE EDUCA AL RISPETTO

Il 28 agosto scorso il Ministro Valditara ha annunciato sui canali social l’introduzione nelle scuole di un percorso di educazione alla sessualità per “affermare la cultura del rispetto” e “sradicare i residui della cultura maschilista e machista”. Questa misura arriva alla fine di un’estate in cui siamo stati spettatori di brutali episodi di violenza, specialmente ad opera di gruppi di giovani e adolescenti.

QUESTA SCUOLA È PIACEVOLE?

Non risulta difficile risalire all’etimologia di scuola: dal greco scholé, indica il tempo libero, il piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali e, recentemente, anche il luogo fisico in cui si studia.

Maturare dentro l’esperienza

In questi giorni di studio intenso e di forti emozioni, abbiamo chiesto a due persone una mano per aiutarci a riflettere su quanto sia denso questo periodo. Samuele e Nicola affronteranno l’esame di stato quest’anno, ma sotto due profili diversi: Samuele è uno studente di quinto e viene da Pavia, mentre Nicola viene da Cosenza, nella vita fa il prof di italiano, e anche lui per la prima volta sarà impegnato come membro di commissione d’esame nel valutare i suoi alunni.

Gli esami non finiscono mai

Sono passati ventitré anni dalla mia maturità, ma ogni anno quando arriva giugno è impossibile non pensarci. Ripenso alla me di allora che, andando all’esame in motorino, non riusciva a tenere dritto il manubrio per quanto tremava dalla paura. Con questa sensazione in mente, provo a mettermi nei panni di voi che vi trovate ad affrontare quell’esperienza.

E se fosse stato questo il mio vero esame di maturità?

“Maturità, t’avessi preso prima”, cantava Venditti in “Notte prima degli esami”. Già riesco a immaginarmi mentre sarò lì a cantarla a squarciagola con i miei compagni di classe la notte del 20 giugno, alla vigilia della prima prova, in un’atmosfera che vedo piena di gioia mista a preghiere, tante preghiere. 

2 GIUGNO, OGGI COME ALLORA

Oggi, parliamo di Repubblica mentre è in atto un conflitto proprio nel cuore dell’Europa. Guardando dunque alla storia della Repubblica, dunque, non possiamo non ricordare che solo 80 anni fa vivevamo una terribile guerra che ha lasciato profonde cicatrici, ancora visibili nella nostra storia e nel nostro quotidiano. Il popolo italiano, allora, ha risposto alla violenza con il diritto di voto, il più importante mezzo democratico che tuttora abbiamo