Uno dei nostri ospiti alla Scuola di Formazione Studenti sarà Nicolò Govoni, candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2020 per il suo impegno a favore dell’educazione e della protezione dei bambini rifugiati.
Classe 1993, originario di Cremona, la sua missione umanitaria inizia a soli 20 anni, in un orfanotrofio indiano, decide di rimanere in India come volontario e studente di giornalismo. Da questa esperienza nasce il suo primo libro “Bianco come Dio”, i cui proventi furono destinati all’orfanotrofio in cui faceva servizio.
La scrittura lo accompagna da sempre, con l’idea che un libro possa essere un mezzo potentissimo per raccontare la situazione tragica dei bambini di tutto il mondo. Nel 2019 pubblica “Se fosse tuo figlio” proprio per denunciare le condizioni disumane e le violenze vissute dai giovani profughi negli hotspot greci.
Per Nicolò, però, la parola scritta si accompagna sempre con l’impegno concreto, tanto che in quegli anni fonda Still I Rise, l’organizzazione non-profit che costruisce scuole in tutto il mondo: Turchia, Siria, Grecia, arrivando in Kenya e nella Repubblica Democratica del Congo.
Proprio Still I Rise è stata candidata quest’anno al Premio Nobel per la Pace, per il suo impegno costante che unisce Diritto allo studio, sensibilizzazione al tema dei rifugiati e mobilitazione internazionale dei volontari.
Nicolò individua la forza della sua organizzazione nel poter “sbloccare il futuro” dei bambini facendoli studiare: fare scuola per dare futuro, per allontanare dalla guerra, dalla povertà, dall’incertezza del futuro. Amnesty International ha definito Mazì (la prima scuola per bambini profughi aperta da Nicolò in Grecia) “la scuola più bella del mondo”, perché un luogo felice, di studio ma anche di relazioni sane e di tempo libero che ogni bambino merita.
Questo modello di scuola l’ha poi esportato in tutti quei luoghi dove la scuola non c’è, dove è negata, o dove non c’è pace che le permetta di esistere.
In una recente intervista Nicolò ha detto: “i 280 milioni di bambini attualmente senza istruzione sono una perdita per tutti, perché ogni bambino ha un tesoro sepolto che necessita della scuola e degli educatori per poter emergere. 280 milioni di tesori nascosti”.
L’obiettivo di Still I Rise è che tutti i bambini possano accedere ad una scuola di qualità: solo raggiunto questo scopo potremo dire di aver vinto, perché ciascuno sarà realizzato, qualunque sogno coltivi.
C’è ancora molto da fare, lo dice lo stesso Nicolò. Noi del Msac ci crediamo e per questo lo aspettiamo alla SFS per ascoltare la sua esperienza e cercare di costruire insieme la scuola del futuro.
(di Lucia Medri)