di Ferruccio Culatti, segretario del MSAC di Adria-Rovigo
e Beatrice Bacci, Incaricata Regionale del Piemonte e della Valle d’Aosta
“Il maestro dà al ragazzo tutto quello che crede, ama, spera. Il ragazzo crescendo ci aggiunge qualche cosa e così l’umanità va avanti”. Con queste parole don Lorenzo Milani e i ragazzi di Barbiana, nel celebre libro “Lettera a una professoressa”, racchiude l’essenza dell’insegnante, come colui che dona, ama e spera.
Il docente dona, ovvero mette a disposizione le proprie conoscenze e i propri insegnamenti, per permettere agli studenti di apprendere, prestando attenzione alle differenze di ciascuno. Il docente ama, perché amare significa avere a cuore la vita degli studenti che si sceglie di accompagnare, abbracciando con cura la complessità della vita di ciascuno e condividendone parte in modo silenzioso (l’educazione stessa costituisce “un atto d’amore, uno slancio verso l’altro1”). Il docente spera, perché la scuola dovrebbe essere un trampolino di lancio verso i sogni di ciascuna studentessa e ciascuno studente, e non solo un allenamento alla lotta contro le difficoltà della vita.
Fare il docente è una grande missione educativa che racchiude in sé la responsabilità di porre le basi del futuro del nostro paese e non è un mestiere per tutti. Essere docente significa avere uno sguardo vivo e propositivo su bambini e giovani che si incontrano, prenderli per mano e accompagnarli alla scoperta di se stessi e della società che viviamo. La sfida educativa consiste infatti nel riuscire a comunicare con le nuove generazioni, appassionarle e trovare la chiave giusta da utilizzare per gli alunni che hanno bisogni diversi all’interno della stessa classe. Certo, questa descrizione della figura del docente è forse utopica, ma è ciò in cui come studentesse, studenti e insegnanti vogliamo sperare per la scuola del domani. Sogniamo insieme una scuola che non lasci indietro nessuno e ci permetta di formarci nella nostra totalità come persone e cittadini. La scuola non è solo un’istituzione, ma un luogo vivo, fatto di persone che crescono e camminano insieme, ed è proprio questo che la rende preziosa.
Per questo e tanti altri motivi, ogni anno il 5 Ottobre ricorre la Giornata Mondiale degli Insegnanti. Oggi celebriamo il loro ruolo indispensabile nel fornire un’istruzione di qualità a tutti i livelli. Come riporta l’art. 29 della “Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, la scuola ha il compito di garantire a ciascuno il diritto allo “sviluppo della personalità […] nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità”. Il compito della scuola, quindi, è quello di permettere a ciascuno di imparare nelle condizioni più adatte, in conformità alla propria persona, tutelando così il diritto ad essere educato. I docenti sono i primi custodi di questo diritto. Per questo desideriamo una scuola inclusiva in ogni sua parte, dall’abbattimento delle barriere architettoniche all’attenzione alla didattica: ognuno di noi è unico e possiede innumerevoli peculiarità che lo caratterizzano nel proprio diverso modo di imparare.
Il compito di una scuola che abbraccia e accoglie le esigenze di ciascuno, non è quello di far raggiungere a tutti lo stesso risultato, annullando le differenze, ma di mettere ciascuno nella condizione migliore per poter imparare, e mettere a frutto le proprie potenzialità.
Questo è ciò che noi studentesse e studenti sogniamo, ringraziando e riconoscendo il prezioso ruolo delle figure educative che si impegnano accompagnandoci nella nostra crescita: gli insegnanti.
Come studentesse e studenti vogliamo essere portatori di cambiamento: l’istruzione è l’arma più importante che abbiamo per conseguire questo nostro grande obiettivo. Voi docenti, con il vostro instancabile lavoro, con la vostra presenza e con i vostri consigli, avete l’importante ed arduo compito di metterci nelle migliori condizioni di poter crescere con valori sani e forti, pertanto il cambiamento passa anche dalle vostre mani. Insieme, siamo parte integrante di una scuola che sogna di costruire un futuro di pace ed uguaglianza.
1 Non lasciamoli soli. Lettera d’amore ad una scuola abbandonata, Cristina Petit, editore Solferino, 2023
2 Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza